DECACY – NON CAMBIERÀ (2020, Non Ti Seguo Records e altre)


Di tanto in tanto salta fuori un gruppo, o anche un semplice disco, che dimostra – senza troppi giri inutili – quanto l’età dei musicisti sia solo un misero dettaglio insignificante. È una teoria che ho sempre sostenuto e, quando mi capita per le mani un disco di una certa qualità, composto e suonato da ragazzi giovani, non posso fare altro che ringraziare e supportare con tutto l’affetto possibile.

È questo il caso di Non Cambierà del trio veneto Decacy: un EP breve, ma deciso ed intenso. Dalle sonorità un po’ acerbe? E chi se ne frega… le idee sono buone e questo basta.

Sonorità che entrano sbattendo la porta, già dal primo secondo: diciotto minuti di velocità e distorsioni, strumentale e cantato che si abbracciano e camminano spediti, insieme, sbattendo spalla contro spalla, come nel miglior pogo. Screamo, hardcore, post, chitarre ed urla: gli ingredienti ci sono tutti già dalle prime note di Voragine e quando tutto accelera nella successiva Frammenti ti senti già convinto e muovi la testa, in preda alle spinte dello strumentale.

Un Ep che vivi come un unico racconto, con pochissime pause, pochi momenti di respiro. La rabbia dei Seesaw (Sineddoche, da brividi), alcuni dettagli math, tanto emo(violence, dicono i più) à la Dhole che quando è così distorto e diretto, è sempre un piacere.

Capita che qualche brano si allunghi un po’ di più, ed è lì che le atmosfere strizzano più l’occhio al post, anche se la band – fortunatamente – non ha nessuna intenzione di calare d’intensità, anzi. Limiti è una tempesta di urla e distorsioni, nonostante l’inizio faccia pensare a tutt’altro. È un’altalena in cui i momenti calmi servono solo da intro alla violenza che da lì a pochi secondi ti butterà a terra. È lo stesso che accade nella successiva Uno/Due, dalle tinte più punk ed emocore, anche se qui ci si ferma di più, facendolo – ve ne accorgerete – solo per dosare bene l’energia e darvi il colpo di grazia con la finale Voyna. Una perfetta scheggia punk che vi si conficcherà nelle orecchie e difficilmente ne uscirà.

Come già detto, è un disco breve ma intenso, ben organizzato ma diretto, d’istinto. Un EP che si lascia ascoltare, che forse non cambierà la storia della musica, ma che di sicuro vi rende ascoltatori migliori. Per me è semplicemente da consumare.

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