I MAIALI – CVLTO (2019, Overdub Recordings)

Immaginatevi seduti in mezzo ai banchi di una chiesa, solo che la chiesa è un porcile, col fango, le mangiatoie e tutto. Date un’occhiata ai muri e noterete che, al posto degli affreschi e dei quadri con la vita dei santi, ci sono dieci canzoni, dieci rappresentazioni distorte e cattive della vita di tutti i giorni.
Immaginate, poi, che invece di un prete, all’altare, c’è un gruppo – I Maiali, per intenderci – che, invece di parlarti con la voce flautata, ti sputa in faccia il loro Cvlto.
E questo ciò di cui andrò a parlare di seguito: l’esordio della band romana uscito per Overdub Recordings. Una miscela distorta di noise rock, post-hardcore, a tratti screamo, a tratti doom, sempre dannatamente violenti.

Ave, traccia iniziale, ti fa muovere i primi passi tra rabbia e sporcizia, distorsioni ed urla, intermezzi doom e preghiere lentissime per poi esplodere nella successiva Demone: tra stop’n’go ripetitivi e un pesante retrogusto anni novanta. Un po’ ricordano una versione “alleggerita” (si fa per dire) degli Elettrofandango.
Altari e Danza Come Manson sono la coppia migliore dell’album: in bilico tra noise rock e post-hardcore, ripetitive ed incazzate, pronte ad aprirti gli occhi e – se necessario – anche la testa, per incVlcarvici il loro cVlto, le loro preghiere, le loro urla.
La title-track è al limite del nu-metal. Più passano i secondi e più il gruppo fa bene il proprio lavoro: qui l’obiettivo principale è prenderti di peso e scuoterti, agitarti, fin quando non rimani imbambolato a muovere la testa, tramortito.
Con la successiva Carne si fa ritorno agli inizi del disco: un brano in cui la voce fa davvero un buon lavoro, sorretto egregiamente da tutta la combriccola suina.
La combo INRI e Heil parte con una scarica di chitarre che risuonano come campane durante un funerale, che ti trascinano pesantemente verso il brano successsivo, che scoppia in un noise rock ben distorto (che un po’ ricorda i Marlene Kuntz degli anni d’oro) sorretto a meraviglia da un batterista iperattivo che fa da base ad una miriade d’intrecci in salsa post-hardcore. Gli ultimi due episodi prima di un altro paio di pezzi (Abbandono e la finale X) che vanno a scemare, pur conservando sempre la potenza a cui il gruppo romano ci abituato fin dal primo minuto.

Abbandonatevi al cVlto del rumore, I Maiali sono portatori di buona, casinista, novella.

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https://imaiali.bandcamp.com/
http://www.overdubrec.com/


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