la difficile scelta del nome #04: X-MARY

Gli X-Mary (non un nome qualsiasi per chi segue la scena musicale italiana) al primo ascolto possono sembrare proprio come la foto qua sopra: approssimativi, senza una direzione certa, un insieme di tante piccole cose messe insieme in modo anche – apparentemente – a caso.
E posso dirvi che in un certo senso è proprio così (anche se sono nient’affatto approssimativi): il fascino degli X-Mary, infatti, consiste proprio nel saltare con estrema facilità dai Black Flag a Luca Carboni (che sembra una barzelletta, ma credetemi: ascoltandoli l’idea è proprio quella), da cose tipo Laura Pausini, meglio di Laura Pausini (“Marco Ti Amo“) passando per samba (“Zucca“), bossanova, punk (“Italia 90“), hardcore, grind (“Venti secondi sopra Tricase“), funk (“Motorino“) e una miriade di altre sonorità.

L’ultimo disco del gruppo è “Crudité” uscito nel 2015 e supportato da una cordata infinita di etichette, dalle sonorità più diverse, proprio come il sound della band: Wallace Records, Tafuzzy Records, V4V, Noiseville, FalloDischi, Samoan Records, Big Caviglia, LeArtiMalandrine, Torino Local Scene, From Scratch.

E quindi, tempo della fatidica domanda: cari, X-Mary, come vi è venuta l’idea del nome?

X-Mary: Il nome X-MARY è nato casualmente. Quando abbiamo iniziato a suonare insieme in una piccola saletta, abbiamo scelto il primo nome che ci è venuto in mente, senza una vera ragione. Una scelta immediata, senza pensarci troppo. Immediata come la musica che vogliamo fare.



http://www.xmary.net/
https://fantasticixmary.bandcamp.com/

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