La difficile scelta del nome #01: RONIN.

Ronin è un progetto nato nel 1999 da un’idea Bruno Dorella (anche in Wolfango, OvO, Bachi da Pietra e un’altra miriade di gruppi, oltre che fondatore di Bar La Muerte). Un progetto che nel corso degli anni ha visto – al suo interno – molteplici cambi di formazione (sono passati Jacopo Andreini, Roberto Rizzo, Chet Martino, Paolo Mongardi e tanti altri) e che mischia folk e sentimenti westernati, anche se con il tempo ha delineato un suono assolutamente personale e riconoscibile.

Il nuovo disco, Bruto Minore, è uscito il 13 Settembre di questo anno per Black Candy ed il gruppo è attualmente in tour per presentarlo, ma questa è un’altra storia. Perché in questo momento, ciò che mi interessa sapere è da dove proviene il loro nome, come e perché è stato scelto.
Quindi: Bruno, come mai i Ronin si chiamano così?

Bruno: Ronin, nella cultura del Giappone medievale, è il samurai che fallisce nel suo compito, che è quello di difendere il padrone. Può fallire per inettitudine o tradimento, ma in ogni caso diventa un reietto, costretto a vagare senza dimora, facendo il mercenario, portando l’onta della sua sconfitta per sempre, rifiutato dalla società. Naturalmente questo concetto è molto affascinante per noi, contiene temi cari alla nostra estetica come la sconfitta, il fallimento, il disonore. Tra l’altro la parola nel Giappone odierno si adatta anche, ad esempio, a chi perde il lavoro, a uno studente che si prende un anno sabbatico. Tutte condizioni che fanno dell’individuo, anche solo temporaneamente, un “fuori dalle regole“. Anche l’aspetto mercenario della questione ben si adatta ai Ronin, che, da musicisti piuttosto completi quali sono, tendono a mischiarsi con miriadi di progetti, strumenti e generi diversi.

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https://www.facebook.com/pg/blackcandyrecords/

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